(Testo di Marco Biagioli)
Sebbene la storia degli Scacchi sia millenaria, la maggior parte degli eventi di storia scacchistica italiana che conosciamo si sono concentrati tra la fine dell’800 e il ‘900, quando sono stati fondati i primi circoli ed è stata costituita la Federazione che, poi, nel 1924, diede vita alla FIDE.
Prima di tale periodo, vi sono sporadiche apparizioni di grandi scacchisti già dal ‘500 ma, a parte alcune personalità individuali, poco si sa di movimenti scacchistici organizzati prima che il gioco (quale allora era considerato) divenne popolare in Europa, nella seconda metà dell’800, portando alla fine del secolo alla nascita di un movimento più strutturato e alla investitura del primo Campione del Mondo.
Ebbene, all’inizio di questa storia, il Veneto fu protagonista.
All’epoca della fondazione in Veneto, e soprattutto a Venezia, vi era già un movimento consolidato che contava sulla presenza del circolo fondato nello stesso anno, poi intitolato a Carlo Salvioli, ancora esistente.
Lo stesso Carlo Salvioli, Notaio veneziano, divenne Presidente Onorario della neocostituita fondazione il cui primo Presidente fu Luigi Milani, livornese di nascita, ma veneziano di adozione, che si prodigò per l’organizzazione del Torneo di Venezia del 1929, durante il quale si tenne anche uno dei primi Congressi della FIDE, fondata nel 1924 anche a opera della Federazione Scacchistica Italiana. in tale occasione, sempre Milani era uno dei membri della delegazione italiana a Parigi.
Altro veneziano di adozione, Eugenio Szabados, fu Presidente della Federazione nel dopoguerra.
E non si devono dimenticare Mario Monticelli, veneziano e tre volte campione italiano (1929, 1934 e 1939), Mario Nardo, veneziano e fra i primi arbitri internazionali d’Italia nei primi anni ’70, e in tempi più recenti Guido Cortuso, Carlo Ragazzini, Giuseppe Barato, Romano Bellucci e tanti altri che hanno contribuito allo sviluppo e alla crescita del nostro movimento.
A questa grande e gloriosa storia sono dedicate le pagine di questa sezione, perché ci siano di ispirazione a crescere ancora e perpetuarne il prestigio.
Buona lettura!